Trentuno

trentuno

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera. Il Trentuno è un gioco di carte italiano simile a Mambassa e alla Petrangola, tipicamente natalizio per giocare piccole somme di denaro (ad esempio tre puntate da 50 centesimi per ciascun giocatore). Non ci sono rialzi o puntate libere per cui, mal che vada, a fine partita ciascun giocatore potrebbe perdere al massimo soltanto le puntate stabilite all’inizio del gioco.

Si gioca normalmente con un mazzo da 40 carte (piacentine, napoletane ecc.) con i classici quattro “semi” italiani: coppe, denari, bastoni e spade. In mancanza delle carte italiane è possibile utilizzare anche quelle francesi togliendo gli 8, i 9, i 10 e i jolly.

Il numero di giocatori può variare da un minimo di 4 fino ad un massimo di 12 (se si gioca con un solo mazzo).

Le carte dal 2 al 7 valgono il valore nominale; tutte le figure (fante, cavallo e re) valgono 10 mentre l’Asso vale 11. Se si hanno tre assi, tre fanti, tre cavalli o tre re si fa tris che vale 30.

Come si gioca a Trentuno:

È un gioco ad eliminazione. Al termine della partita un solo giocatore vincerà l’intera posta in palio (piatto). Infatti per ogni tornata di gioco (“mano”) chi ha in mano il punteggio più basso perde una delle sue puntate (“vite”) che va ad incrementare il piatto.

Inizialmente ogni giocatore prepara davanti a sé tre puntate dello stesso valore (ad esempio 50 centesimi), che rappresentano le vite da difendere durante il gioco. Chi le perde tutte esce dal gioco procedendo ad eliminazione. L’ultimo rimasto vince la partita e “il piatto”.

È sempre consigliabile procedere nel modo seguente: ogni giocatore alza il mazzo scoprendo una carta e colui che ha la carta più alta fa appunto il mazziere nella prima mano. Ad ogni mano successiva il ruolo passa al giocatore a fianco, in senso antiorario.

Il mazziere, mischiate le carte, fa “tagliare” il mazzo dal giocatore alla sua sinistra dopodiché, in senso antiorario, dà tre carte coperte a ciascun giocatore compreso se stesso. Infine posiziona le carte rimanenti (il “tallone”) al centro del tavolo scoprendo soltanto una carta che inizia a formare la pila degli scarti.

Il giocatore di turno (iniziando da quello alla destra del mazziere) può decidere se pescare la carta coperta in cima al tallone o prendere la carta scoperta in cima alla pila degli scarti. In ogni caso dovrà poi scartare una carta dalla propria mano. Le carte, come detto, per essere combinate tra loro devono essere dello stesso seme. Per esempio se in mano abbiamo: asso di Denari, asso di Bastoni e un re di Spade il nostro punteggio massimo è di 11 perché possiamo utilizzare un solo seme. Mentre se abbiamo in mano Asso, Dieci e Fante di Coppe, il nostro punteggio è di 31 punti. Quando un giocatore fa 31, che può essere addirittura servito, si interrompe la mano mostrando le proprie carte. In questo caso tutti gli altri giocatori perdono una delle puntate residue che andranno ad incrementare “il piatto”.

Punteggi a Trentuno:

NOTA: un’interpretazione della pescata che rende il gioco più difficile è scartare prima di pescare dal mazzo.

Non è indispensabile fare 31 affinché termini la mano, anche perché non è poi così semplice da realizzare. Il più delle volte la mano termina quando un giocatore, ritenendo di avere un buon punteggio, nel proprio turno rinuncia a pescare e decide di “bussare”. La bussata (sul tavolo) è un segnale per avvertire gli altri partecipanti che quello in corso è l’ultimo giro. La mano infatti termina quando il giocatore alla sinistra di chi ha bussato scarta l’ultima carta. Non è possibile effettuare la “bussata” alla prima mano. Dopo la “bussata” perde una posta chi ha il punteggio minore. Se durante l’ultimo giro, quindi dopo la “bussata”, un giocatore fa 31, si interrompe la mano. In questo caso tutti gli altri giocatori perdono una delle puntate residue tranne chi ha bussato.

NOTA: Un’interpretazione della “bussata” stabilisce che il giocatore che “bussa” ponga nel mazzo degli scarti la carta che avrebbe potuto pescare.

NOTA: Se il punteggio più basso è condiviso da più giocatori, questi perderanno una posta ciascuno. e in caso di riserva rientrano tutti i giocatori

Può accadere che gli ultimi due giocatori rimasti con una sola vita a testa scoprano lo stesso punteggio. In questo rientrano nel gioco tutti i giocatori con una solo vita.

Nel caso in cui uno dei due giocatori possiede due o più vite, si sottrae una vita ad entrambi i giocatori.

Dopo la “bussata” la pescata dal mazzo si dovrebbe interrompere al cartante del giro in corso. Per non favorire nessun giocatore e far sì che tutti i giocatori abbiano le stesse possibilità di pesca

Se si ha 31 al primo giro, è necessario bussare per far terminare la manata. In caso contrario si ripete il giro.